È di questi giorni la notizia che la Cucina Italiana è stata candidata a patrimonio Unesco, una bella opportunità per unire territorio e lavoratori del settore, artigiani, cuochi, contadini.
Diventare patrimonio immateriale dell’umanità significa riconoscere ma anche tutelare la qualità dei prodotti delle nostre tavole, della nostra cultura e tradizione.
Ma lo sapevate che, a proposito di identità italiana, è stato candidato anche l’aceto balsamico patrimonio culturale Unesco?
Cosa significa patrimonio culturale Unesco
In questi giorni si parla molto di candidature e patrimonio Unesco, ma di cosa si tratta? Partiamo dal principio.
Un patrimonio dell’umanità è tale se viene registrato nella lista della Convenzione sul patrimonio dell’umanitа adottata dal 1972 dalla Conferenza generale dell’UNESCO.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha quindi il compito di identificare e mantenere la lista di questi elementi eccezionali che hanno una importanza unica da un punto di vista culturale o naturale.
Ah, c’è un’altra cosa che vogliamo dirvi in merito ai patrimoni culturali Unesco. L’Italia è il Paese con il maggior numero di Patrimoni Unesco!
Aceto balsamico patrimonio culturale Unesco
Il comitato composto dall’Accademia aceto balsamico tradizionale Terre di Canossa, la Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale di Reggio, l’Associazione Esperti degustatori aceto balsamico tradizionale di Modena e la Consorteria dell’aceto balsamico tradizionale di Spilamberto, in quanto rappresentanti di Reggio Emilia e Modena, hanno avviato una raccolta firme per candidare l’aceto balsamico come patrimonio dell’Unesco, il miglior modo per celebrare una delle specialità italiane più amate nel mondo.
L’aceto balsamico vanta già i marchi Dop e Igp, ma con questa candidatura si realizza il desiderio di celebrare “La tradizione del balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare dell’Emilia centrale”.
La tradizione dell’aceto balsamico
L’aceto balsamico è il condimento più famoso d’Italia, una delle nostre maggiori tradizioni. Questa eccellenza gastronomica fa parte della cultura dell’Emilia e dell’Italia tutta da tantissime generazioni.
Il riconoscimento Unesco aggiungerebbe autorevolezza al suo valore, una conferma per questo prodotto identitario della nostra terra e della cultura locale.
E poi che ve lo diciamo a fare, l’aceto balsamico è soprattutto buonissimo!
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