Oggi vogliamo parlare di qualcosa davvero interessante per i palati di tutti gli amatori dei salumi pregiati, basandoci su due tipi di salumi davvero inimitabili che spopolano sulle tavole di tutti gli italiani.
Partiamo con il dire che si tratta di due re indiscussi della cucina e delle ricette, e mentre uno è inserito nelle diete, l’altro no; già, partiamo proprio con una differenza importante che vede questi due protagonisti differenziarsi.
Infatti oggi, oltre a parlare di gusto e sapore, parliamo di due prodotti d’eccellenza dell’arte norcina, rinomati, ricercati, gustosissimi e che a prima vista potrebbero sembrare simili, ma basta assaggiare una delle loro fette per capire che non è affatto così.
Parliamo di Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello.
Sia il Culatello di Zibello che il Prosciutto di Parma sono due prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) originari delle nostre terre e prodotti con la carne degli stessi suini, che come ben sappiamo devono rispettare caratteristiche fondamentali, infatti i maiali devono essere adulti pesanti nazionali italiani di razza Large White Landrace e Duroc, nati e allevati solo in certe zone del centro nord Italia.
La prima differenza che si nota tra il Prosciutto di Parma e il Culatello di Zibello è la zona, vicine ma non uguali; pur trattandosi di due prodotti tipici della nostra terra (parmense), il Culatello di Zibello è esclusivo della Bassa in cui sono comprese le zone di Busseto, Polesine, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno, mentre Zibello è il suo paese per antonomasia.
Il Prosciutto di Parma, al contrario, è un prodotto tipico delle colline, che vede la zona tra la Via Emilia e l’inizio dell’Appennino, compresa tra il fiume Enza e il torrente Stirone, una bella differenza di quota e panorami direi, soprattutto una differenza importante di correnti, infatti in questa zona vige un equilibrio perfetto tra temperatura, umidità e ventilazione che influiscono sulle muffe e i lieviti che danno l’inimitabile sapore al Prosciutto di Parma.
La differenza principale che riscontriamo nella preparazione di Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello sta nella lista degli ingredienti, ad esempio se per il Prosciutto di Parma si usa solo una buona dose di sale marino, per il Culatello di Zibello si usa aglio, mix di sale e pepe, mentre in alcuni casi si adopera anche vino bianco secco, nitrato di sodio e di potassio, inoltre è buona cosa ricordare che per il Culatello di Zibello si usa solo la parte più pregiata e tenera, ovvero il gluteo del maiale, eliminando così la cotenna, il grasso, le ossa e il così detto fiocchetto, mentre per il Prosciutto di Parma si usa tutta la coscia e si rifila la cotenna e la parte di grasso.
Per le stagionature di questi due protagonisti del gusto bisogna sottolineare che devono avvenire nella rispettiva zona di produzione, nello specifico il Culatello ha bisogno di non meno di dieci mesi, in cui viene esposto alla luce e all’umidita naturale dell’ambiente, mentre per il Prosciutto di Parma si necessita di minimo dodici mesi di stagionatura nelle così dette cantine: luoghi specifici freschi e ventilati che mantengono le naturali condizioni di umidità e temperatura grazie a impianti appositi o finestre contrapposte.
Anche nelle forme questi due salumi si differenziano, sì perché se uno è a forma di pera, l’altro è tondeggiante con gambetto, e il peso è differente poiché il Prosciutto pesa dai sette chili sino ad arrivare ai dieci, mentre il Culatello pesa dai tre ai cinque chili.
Una volta capite le più importanti differenze al tatto e alla vista non resta da fare che la prova del gusto, si perché se il Prosciutto di Parma ha un sapore più deciso e dolce, il Culatello risulta certamente più delicato e si abbina con tipologie di pane che non coprano troppo il suo sapore.
Insomma ora che vi abbiamo spiegato le differenze nette e fondamentali di questi due re indiscussi delle nostre terre vi aspettiamo nel nostro shop online per farvi provare il vero sapore di entrambi.