L’estate sta finendo e il caldo se ne va..
Ma tutto sommato a noi non dispiace, poiché l’autunno è così bello e tutte le nostre abitudini si trasformeranno con questa stagione che sta per fare il suo arrivo.
Dai gelati alle tisane, dall’anguria alle arance e dai risotti fretti ai tortelli e gnocchi.
Cambierà tutto, ovviamente e sicuramente non avremo la certezza di come saranno questi primi freddi che inizieranno a causa del Covid 19, che speriamo siano leggeri e che tutti abbiano imparato una grande lezione da ciò che di terribile e particolare è successo nella vita di tanti.
Abbiamo lasciato una primavera non goduta per sfogarci in questa estate fatta di restrizioni, anche se tanti non sono stati poi così attenti da prevenire nuovi contagi.
Non dobbiamo abbassare la guardia mai, sempre attenti ma con lo spirito di consapevolezza più maturo da poter capire che come sempre continueremo a vivere, solo, imparando nuove regole che per il momento dovranno diventare fondamentali per il bene di tutti.
Noi abbiamo continuato a lavorare come sempre e non ci siamo mai fermati, proprio per non farvi sentire il cambiamento che c’è stato, almeno in quelle che sono tradizioni culinarie e gioie implicite da condividere con amici e familiari, piccole cose sane che tanti danno per scontato, ma credetemi se vi dico che la semplicità e la felicità che vogliamo trasmettere è cosa ben più grande e importante e che non è così facile da vedere per poterla apprezzare.
Noi vogliamo parlarvi di valori importanti e molti non sanno che il valore del cibo in famiglia e tra amici è qualcosa che nella vita ci permette di essere felici, provate a non condividere più tutto questo a causa di una nuova chiusura per colpa della disattenzione e della non curanza delle regole e vi accorgerete come vi mancherà e di quanto si potevano evitare tutto ciò.
Il buon cibo e la tradizione sono dei fondamenti su cui si basa la crescita interiore di una persona e la nostra missione si basa proprio sul far comprendere a grandi e piccini quanto sia importante valorizzare le nostre origini, il nostro cibo e il nostro territorio, che da molti anni ci permette di godere di magnifiche terre, ottimi vini, salumi, ricette, formaggi, storia e racconti.
Dunque per prepararci alla seconda metà di questo stravagante 2020, parleremo di un Prosciutto che le nostre terre conoscono bene, un alimento sano riconosciuto come il migliore in Italia e nel mondo e che come lui, ahimé, non esiste.
Se Parlo di Parma chi vi viene in mente?
Certamente il Prosciutto di Parma, quindi dopo questa prefazione, che speriamo possa farvi ragionare sulle vostre abitudini e sulle attenzioni che in futuro dovrete avere e mantenere, focalizziamoci a scoprire come sarà l’autunno con questo alimento meravigliosamente buono e gustoso.
Partiamo col dire che il Prosciutto di Parma è Marchiato dal Consorzio del Prosciutto di Parma, è un prodotto DOP cioè a Denominazione di Origine Protetta, ed infatti può essere prodotto solo sulle profumate colline parmensi.
Questo Re è Prodotto con cosce di maiali selezionatissimi, senza conservanti o coloranti, nitriti e nitrati, è un alimento genuino, nutrizionalmente equilibrato, perfetto anche per l’alimentazione dei più piccoli, e si presta alle più svariate proposte e preparazioni, dal semplice e veloce panino di metà pomeriggio ai più elaborati e raffinati menù.
E’ privo di allergeni ed è un concentrato di energia e salute grazie al fatto che contiene pochi grassi ( motivo per cui è l’unico prosciutto che inseriscono nelle diete ), contiene molti sali minerali, ha proteine facilmente digeribili, quindi oltre a essere un vero campione di gusto è un raro alimento che ci permette di godere di un ottima digestione, e pèer finire ha un intenso apporto vitaminico.
Il Prosciutto di Parma non contiene ne additivi, ne conservanti ed è da sempre l’alimento più sano per l’alimentazione di tutti, proprio come il Parmigiano Reggiano.
Avete notato come siamo stati bravi a Parma nel creare due pilastri dell’alimentazione che siano tanto buoni quanto genuini?
Due indiscussi Re che possono essere mangiati da grandi e piccini, validi entrambi nelle diete e anche in quelle più particolari?
Inoltre ricordiamoci che ogni anno a Settembre, nella nostra provincia il Prosciutto di Parma viene celebrato con un festival.
Famoso in tutto il mondo, il Prosciutto di Parma, ha i sé la sapienza e l’artigianalità affinate nel tempo con la cura e la passione.
La storia del Prosciutto di Parma affonda le sue radici all’epoca romana: Parma, allora situata nel cuore di quella che era la Gallia Cisalpina, era rinomata per l’attività dei suoi abitanti, che allevavano grandi mandrie di porci ed erano particolarmente abili nel produrre prosciutti salati.
Risalendo il corso dei secoli, del prosciutto e della sua tecnica di preparazione parlarono Polibio, Strabone, Orazio, Plauto e Giovenale.
Ma fù Gullielmo du Tillot, Primo Ministro del Ducato di Parma, a studiare per primo un piano per la realizzazione, a Parma, di due macelli di suini, in modo da valorizzare ed incrementare la locale industria dei salumi.
Giungendo ai giorni nostri, dal 1996 il Prosciutto di Parma ha ottenuto il riconoscimento Denominazione di Origine Protetta (DOP) ed è controllato da un rigido disciplinare produttivo.
Altra condizione essenziale per ottenere il vero Prosciutto di Parma è che l’intera lavorazione avvenga in un’area estremamente limitata della provincia di Parma, quella posta a sud della Via Emilia, ad almeno 5 km da essa, al di sotto dei 900 metri di altitudine, delimitata a est dal torrente Enza e a ovest dal torrente Stirone. Il grosso della produzione si concentra quindi attorno al paese di Langhirano.
Solo in questa area hanno tutte le condizioni climatiche ideali per la stagionatura naturale, che conferisce gusto e estrema dolcezza al Prosciutto di Parma.