Inizia Ottobre e l’autunno ci ha spalancato le porte su panorami piacevolmente intensi.
Quando parlo di panorami, non mi riferisco solo alla meraviglia delle vallate che si ricoprono di colori caldi, o viali cittadini che sfogliano i loro e maestosi alberi, rendendo tutto molto pittoresco.
Mi riferisco al ”panorama gastronomico”.
Tutto si evolve, come appunto abbiamo detto dinnanzi, e anche la gastronomia con le sue pietanze stagionali cambia.
Abbiamo smesso di voler Prosciutto di Parma e melone e abbiamo cominciato gradualmente con il desiderare più spesso piatti caldi e zuppe.
Settembre vedeva come protagonista il Prosciutto di Parma, mentre Ottobre, vede tanti piccoli nuovi protagonisti fare il loro esordio nelle tavole di tutti gli emiliani e non, in modo
classico e naturale, con la gioia e il desiderio di godere di questa stagione proprio grazie al buon cibo e alle tante ricette che l’autunno propone.
La nostra terra è carica di magia e spesso penso a quanto era bello quando tutto scorreva nella normalità di una NON pandemia, e tutti potevamo avere la sicurezza e la certezza di avere i genitori
o i parenti, a disposizione per rimpatriate, feste, compleanni e avvenimenti, con il gusto di godere della buona cucina della mamma o della nonna.
Purtroppo tutto ciò, in questo momento storico dell’anno non è più così semplice da poter vivere, come poteva essere felicemente prima, quando tutto ci sembrava assolutamente semplice e scontato.
Abbiamo scoperto, che tutto così scontato non lo è più.
Ora dobbiamo imparare a responsabilizzarci e non solo umanamente e civilmente, ma anche in cucina, e di conseguenza, portare avanti la tradizione del buon cibo e del territorio per noi e per le
nuove generazioni che verranno.
Non possiamo sapere se a fine Ottobre o Novembre, o addirittura a Dicembre, scatterà un nuovo lockdown, di conseguenza, rispettiamo le regole e impariamo anche a giocare d’anticipo.
Impariamo a cucinare cose buone e a dedicarci alla casa con un amore diverso, più stabile e più vivo, ricco di forza per quella semplicità giornaliera che ci renderà una generazione forte e con una
grande storia alle spalle.
Con l’autunno di cosa avreste voglia?
Personalmente potrei associare Ottobre alle caldarroste e ai primi minestroni, ma in realtà ho in serbo una cosa ancora più gustosa.
Parlo della zucca, e come tanti fanno da tempo, la zucca la possiamo adoperare nel periodo di Halloween per creare ”spaventose” composizioni che divertiranno i più piccoli e adorneranno le
tavole o i davanzali.
Ma con l’interno della zucca… che farci? Cosa cucinare?? Non vorrete mica sprecarlo?!
Ok, allora vi dirò io come cucineremo un buonissimo piatto di Zucca, Patate e Parmigiano Reggiano.
La ricetta è ZUCCA E PATATE AL PARMIGIANO REGGIANO.
Preparazione 10 Min
Cottura 25 Min
Difficoltà Molto facile
Porzione per 3 Persone
300 g Zucca
600 g Patate
50 g Parmigiano reggiano
q.b. Rosmarino
q.b. Olio extravergine d’oliva
q.b. Sale
Prima di tutto pulite le patate e sbucciatele, lavatele e asciugatele e poi fatele a rondelle sottili.
Prendete la zucca e pelatela dalla sua buccia, poi tagliatela a fette, lavatela ed asciugatela (consiglio di asciugarla con uno scottex tamponandola a tratti per non macchiare il canovaccio di colore
arancione).
Una volta asciugate le fette salate con del sale fino sia quelle di patate che quelle di zucca, una ad una.
Versare l’olio extra vergine di oliva in una pirofila e mettere le fette di zucca e patate alternate tra loro.
Poi cospargete il Parmigiano Reggiano nella pirofila e aggiungete il rosmarino, infine olio extravergine di oliva in superficie per rendere il tutto croccante e in crosta.
Infornate la Zucca e le Patate al Parmigiano Reggiano in forno statico, prescaldandolo.
Cuocete il tutto a 180 gradi per circa 25 minuti, e negli utimi 5 minuti di cottura usate il grill per fare la crosticina.
Per tempi e temperature regolarsi sempre con i propri forni perché non sono tutti uguali.
La ZUCCA E PATATE AL PARMIGIANO REGGIANO sono pronte per essere gustate!
Possiamo servirle come antipasto oppure come contorno, o anche semplicemente come un secondo leggero se raddoppiate le porzioni e gli ingredienti.
Ora che l’autunno ci regala prospettive di crescita culinaria, dobbiamo pensare che tutto questo ci deve servire per maturare e essere più civili, preoccupandoci di coloro che negli anni ci hanno
cresciuto e che da sempre sono i nostri genitori e i nostri parenti.
Se vogliamo che la tradizione del nostro territorio continui, dobbiamo impegnarci a proteggere chi
amiamo, e con coloro anche la loro storia fatta di sapori.